Foto di gruppo La Spezia - preghiera condivisa per la pace

Accogliendo l’appello di Papa Francesco, a La Spezia lo scorso 7 ottobre, ad un anno dall’attacco di Hamas in Israele, si è svolto un incontro di preghiera condivisa per la pace. All’iniziativa, organizzata dalla Consulta delle religioni in collaborazione con il MASCI, ha partecipato anche l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.  All’inizio della manifestazione è stato condiviso un messaggio congiunto, mentre – a seguire – ogni comunità ha letto una frase sulla pace significativa per la propria confessione religiosa. Per la Soka Gakkai italiana è stato letto un brano del maestro Daisaku Ikeda.

Riportiamo di seguito entrambe le letture:

“È venuto il tempo di dire seriamente no alla guerra, di affermare che non le guerre sono giuste, ma che solo la pace è giusta: una pace stabile e duratura, non costruita sull’equilibrio pericolante della deterrenza, ma sulla fraternità che ci accomuna. La consulta delle comunità delle religioni della Spezia ha da tempo un percorso di preghiera comune e, come in altre occasioni, oggi ci si riunirà per pregare in silenzio tutti insieme. Le nostre preghiere del martedì sono dedicate all’aprire il proprio cuore alla compassione per chi si rende responsabile di tanto dolore e perché i cuori di tutti possano risvegliarsi al dialogo e al reciproco miglioramento, tendendo alla pace e alla felicità del genere umano. La nostra gratitudine va a chiunque – di qualsiasi comunità – voglia aggregarsi a questa preghiera, con il tempo che riterrà opportuno”.

“Si deve creare la pace, assolutamente. Non fare la guerra, né permettere agli altri di farla, deve diventare un ideale condiviso del genere umano. Un detto latino affermava: «Se vuoi la pace, prepara la guerra», ma non è assolutamente così. Noi dichiariamo: «Se vuoi la pace, prepara la pace». Che cosa significa preparare la pace? Significa raccogliere insieme le voci della gente comune che anela alla pace. Le voci piene di passione dei giovani, in particolare, rappresentano una fondamentale energia propulsiva per questa impresa. Nichiren Daishonin asserì: «I loro “tesori della ruota” sono le parole e i suoni che noi stessi emettiamo» (Raccolta degli insegnamenti orali, BS, 112, 56). La nostra voce costituisce “i tesori della ruota”. Valorizzando questo strumento della nonviolenza e della cultura, trasformiamo il ventunesimo secolo in un’epoca di pace che rispetti la dignità della vita”. (Insegnamenti per la vittoria basati sull’umanesimo, NR 878 del 2/9/2024)

 

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