Il presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai: “Mai così vicini all’auto annientamento. No all’atomica significa anche Non primo uso”

Taglio del nastro venerdì 31 gennaio per la mostra “Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”, presso il Refettorio di Santa Maria Novella, Piazza della stazione 6, Firenze. L’esposizione, realizzata grazie ai fondi dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, propone una visita “immersiva” nei luoghi della memoria di Hiroshima e Nagasaki attraverso un visore e le esperienze degli “hibakusha”, i sopravvissuti allo scoppio delle bombe atomiche.

Le continue minacce di ricorso alle armi nucleari hanno riportato al centro dell’opinione pubblica il tema della presenza e della proliferazione di tali ordigni e nel 2024 il Premio Nobel per la Pace è stato assegnato proprio alla Nihon Hidankyō, l’organizzazione dei sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Firenze, della Città Metropolitana di Firenze, della Regione Toscana e del ⁠Consiglio regionale della Toscana.

La mostra si svolge fino al 23 marzo 2025 ed è aperta dal lunedì al giovedì: 9:00-19:00; dal venerdì alla domenica: 9:00-20:00. All’inaugurazione sono intervenuti Alberto Aprea, Presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Melissa Parke, Direttrice Esecutiva di ICAN, International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Giovanni Bettarini e Carlo Boni, consigliere della Città Metropolitana di Firenze e Sindaco di Pontassieve.

“Il Trattato per la proibizione delle armi nucleari (TPNW), che noi sosteniamo con forza, afferma in maniera inequivocabile che l’eliminazione completa delle armi nucleari è l’unico modo per garantire che queste non vengano mai usate, in nessuna circostanza – ha affermato Alberto Aprea, Presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai – Nel perseguire questo scopo, il nostro impegno deve essere accompagnato da misure concrete e urgenti per ridurre i rischi immediati di un loro utilizzo. Per questo motivo, dopo la scomparsa del presidente Ikeda nel 2023, la Soka Gakkai Internazionale ha deciso di proseguire il suo impegno per la pace, pubblicando periodicamente dichiarazioni su temi globali per sensibilizzare l’opinione pubblica e favorire un consenso internazionale verso l’azione. La prima di queste dichiarazioni, intitolata “Prevenire l’uso delle armi nucleari come passo verso un mondo pacifico”, propone due misure fondamentali avanzate dal presidente Ikeda nelle sue dichiarazioni di pace: l’impegno a non ricorrere per primi all’uso di armi nucleari (Non Primo Uso) e la creazione di un centro per la prevenzione della guerra nucleare. In particolare, la SGI sostiene da tempo, in diverse sedi internazionali l’adozione del principio del Non Primo Uso, secondo cui un paese dotato di armi nucleari si impegna a non utilizzarle per primo. Crediamo che il Non Primo Uso sia un passo essenziale per ridurre il rischio di un conflitto nucleare, abbassare la tensione globale e favorire un clima di fiducia e dialogo tra le nazioni, contribuendo così a rilanciare il processo di disarmo nucleare”.

“Firenze come città ha svolto un ruolo storico nella costruzione della pace – ha affermato durante l’inaugurazione della mostra Melissa Parke, Direttrice Esecutiva di ICAN, International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (campagna premio Nobel per la Pace nel 2017) – Nel 1955, infatti, il sindaco di Firenze Giorgio La Pira tenne un famoso discorso in cui fece riferimento alla minaccia della guerra nucleare e affermò il diritto e il dovere delle città di lavorare per la pace, dal momento che esse sono state obiettivi principali di tali armi. Vorrei sottolineare anche il ruolo centrale che la Soka Gakkai sta svolgendo in Italia per diffondere tra le persone la consapevolezza dei rischi legati alle armi nucleari. È significativo che la mostra Senzatomica venga inaugurata oggi a Firenze, proprio nell’anno dell’80° anniversario dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki”.

“Siamo contenti di ospitare a Firenze questa mostra che ha già fatto tappa in altre città italiane – ha detto l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Giovanni Bettarini – È un’esposizione che fa riflettere e che consiglio di visitare. La mostra rimarrà aperta fino al 23 marzo e si svolgerà al Refettorio di Santa Maria Novella, uno spazio espositivo bellissimo restituito recentemente alla città”.

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